L’ex segretario del Pd, Nicola Zingaretti, lancia un messaggio sul Partito Democratico e sulla possibilità di vedere Ilaria Salis candidata alle Europee.
La propria candidatura alle Europee, quella possibile di Ilaria Salis ma anche una generale prova di forza e di crescita del Partito Democratico e della sinistra al completo. Nicola Zingaretti, ex segretario del Pd, a La Stampa, ha fatto il punto sulla situazione politica e non solo.
Zingaretti, la forza della sinistra e del Pd
Tra i primi passaggi dell’intervista di Zingaretti a La Stampa, quelli relativi alle tensioni per le liste nella sinistra: “Io ci vedo un elemento positivo: un anno e mezzo fa, si discuteva se il Pd fosse morto e i poli di attrazione erano Conte e Calenda. Oggi torna ad essere protagonista e calamita che attrae”, ha detto l’ex segretario del Pd e oggi deputato e presidente della Fondazione Demo.
Diverso, invece, il discorso post elezioni quando, secondo Zingaretti “il Pd sarà determinante per un’Europa più forte e con meno nazionalismi”.
A livello personale poi: “Se mi candido, giuro, non lo so. In che posto in lista, dove sarà eventualmente utile. Siamo in una fase di formazione delle liste, la sintesi arriverà alla fine”.
La candidatura di Ilaria Salis
Non si è tirato indietro neppure per quanto concerne l’ipotesi, nell’aria da qualche settimana, di candidare Ilaria Salis: “Quello che sta passando è una vergogna, e facciamo bene a tenere alta l’attenzione denunciando l’oscena subalternità del governo”, ha tenuto prima di tutto a precisare sulla vicenda della donna detenuta in Ungheria.
Mentre, per quanto riguarda la candidatura, l’ex segretario del Pd ha precisato si tratti di “una valutazione che spetta a lei, alla sua famiglia e al gruppo dirigente del Pd: tutto il resto è rumore di fondo. Perché si tratta di una situazione delicata, da trattare con prudenza e non gettare nel tritacarne. Io non so cosa possa comportare la candidatura per la sua situazione, ma se può esserle utile mi chiedo: perché no?”.
